Al dipartimento di matematica e fisica (e ottica) ci sono diversi cani che scorrazzano liberi; in genere ognuno va per fatti suoi, ma non è raro vederli camminare tutti insieme. Oltre ai cani fissi e storici ci sono anche diversi cani che si fanno vedere solo sporadicamente, e anche cani che hanno soggiornato per un po' da noi per poi trasferirsi ad altri dipartimenti, tipo ingegneria o giurisprudenza.
I cani che fanno presenza fissa sono i seguenti:
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Spinone:
Spinone, detto anche Pietro è il cane per eccellenza del nostro dipartimento, nonché leader indiscusso della combriccola. Spinone è un cane grande e vecchio, è probabilmente un incrocio fra uno spinone (per l'appunto) e un altro cane di stazza grande. La sua età è uno dei più grandi misteri del nostro dipartimento, c'era mentre alcuni ricercatori attuali erano solo studenti, c'era quando aprirono il bar del dipartimento (ai tempi della prima gestione), addirittura alcuni professori sostengono di ricordarselo da sempre. Ma la cosa che salta all'occhio di Spinone, oltre alla sua evidentissima età avanzata, è il suo aspetto fisico: ebbene Spinone sembra uscito direttamente da Resident Evil! Sul serio, sembra un cane zombie. Un occhio gli è totalmente andato in cancrena, al posto della pupilla è presente solo un cerchio rosso, il bulbo oculare invece è iniettato di sangue. Il pelo è di un nero brizzolato, con alcune parti marroncine sotto le zampe o sotto al muso, sempre scompigliato e pieno di erbacce e aghi di pino che gli rimangono attaccati, la bocca invece è perennemente aperta con la lingua tirata fuori di lato.
Nonostante il suo aspetto malconcio, Spinone è abbastanza sano. Passa le giornate stravaccato sotto qualche albero o sotto al porticato, dove studenti e docenti si mettono a fumare; in alcune rare occasioni, però, lo si vede passeggiare o addirittura correre con la lingua di fuori senza meta.
Un aneddoto curioso successo giusto l'anno scorso:
Il bar del dipartimento ha cambiato gestione, ed è venuta a lavorare una coppia di ragazzi napoletani, abbastanza simpatici seppur folkloristici. La ragazza aveva la "brutta" abitudine di portare il suo cane, una cagnolina piccola e dolcissima, probabilmente poco più che cucciola.
La cagnolina gironzolava per il bar facendo feste ai clienti che ricambiavano le sue attenzioni riempiendola di coccole. Un brutto giorno, però,
LEDY (questo il nome della cagnolina) si spinse troppo in là, fino al cortiletto interno. Lì sonnecchiava come suo solito il buon Spinone, che una volta adocchiata la cagnolina si levò in piedi rapido come un felino. Ciò che avvenne dopo lo potete immaginare: Spinone, come uno stallone latino, finì per ingropparsi la malcapitata, che poveretta non aveva modo di fuggire data la grande differenza di stazza dei due animali, e si limitava a guaire disperata. A tutto questo assistevano gli studenti di matematica e fisica, che si divisero fra chi faceva il tifo per Spinone e chi invece provava pena per la cagnolina. Vane furono le secchiate d'acqua gelida e le strattonate del barista napoletano: Spinone era inamovibile. Ovviamente dopo quel giorno la barista non portò più il suo cane dipartimento.
Lecce 1 Napoli 0
Dalla foto non sembra, ma Spinone è bello grosso.
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Lambau:
Lambau è il secondo cane storico del nostro dipartimento, è anche lui presente da diversi anni, ma non raggiunge l'anzianità di Spinone. Il nome gli è stato dato dagli studenti di fisica di alcuni anni fa, ovviamente è ispirato al fisico russo Landau.
Lambau è un grosso cagnone bianco/beige dal pelo medio-lungo, sembra un mix fra un pastore maremmano e un labrador o un golden retriever, ma non saprei definire di preciso la sua razza.
È più amato rispetto agli altri cani perché è più socievole e più carino. Non ha occhi decomposti, né chiazze senza pelo e non puzza troppo e per questo riceve più coccole dalle ragazze, il che non è necessariamente una cosa positiva dato che, come è noto, le ragazze a fisica sono tutte orribili (a matematica invece sono carine, mentre a ottica sono bone).
La peculiarità di Lambau è che non si limita a passeggiare nel cortile o nei dintorni del dipartimento, ma anzi ama passare il tempo dentro gli edifici: gli piace molto camminare per i corridoi e per le scale ed è solito fermarsi a sonnecchiare sotto i banchi dell'aula studio di fisica. L'addetto della biblioteca gli vuole particolarmente bene, a volte gli porta da mangiare e spesso lo lascia entrare in biblioteca e lo lascia dormire accanto alla sua scrivania.
Lambau ha anche un rapporto particolare col prof. Mancarella, docente di lab 4 e di altri corsi di fisica nucleare della specialistica. Verso le 13:30 il professore ha l'abitudine di andare nella sua macchina a consumare il suo pranzo (composto al 100% da taralli), poi dopo stende il sedile e si appisola fino alle 15 circa. Lambau è solito seguirlo nel parcheggio e lo accompagna nel suo pisolino pomeridiano steso per terra accanto alla macchina del professore. Che poi il professore ha nel suo ufficio un bel divano di pelle, ma per qualche strano motivo preferisce dormire sul sedile, vabbé.
Ah, Lambau ce l'ha a morte con uno studente ciccione del secondo anno, non so perché.
La foto lo raffigura in una situazione comune: mentre dorme sotto a un banco dell'aula studio di fisica.
(in progress)