Ganseki
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« Risposta #75 il: Aprile 21, 2007, 14:20:07 » |
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Qualcosa in meno, magari qualche organo vitale, o qualcosa in più, o qualcosa di fuori posto, che gli precluderebbe una vita normale condannandolo a una morte precoce in un mondo dove sarebbe deriso dal primo all'ultimo giorno di vita, forse?
Potranno avere un organo vitale in meno o un cromosoma in più, ma ciò non vuol dire che non siano sensibili o non abbiano pensieri, comunque sia è un essere umano come gli altri e va considerato tale: il mondo sarà insensibile, ma dalla merda può nascere un fiore
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Iroquis`
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« Risposta #76 il: Aprile 21, 2007, 14:25:43 » |
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Potranno avere un organo vitale in meno Ecco, mi sfugge come..
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Az
L'Esiliato.
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« Risposta #77 il: Aprile 21, 2007, 18:10:28 » |
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1) Era Letame. 2) Finchè sono sotto il terzo mese, ripeto, per la scienza non hanno sensibilità nè pensieri, per la religione forse si a quanto pare. Ma siamo in uno Stato Laico, almeno nominalmente, quindi finchè non si diventa fondamentalisti Cristiani 'Scienza > Religione', sul piano statale.
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phantom
Napoleno furbo
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« Risposta #78 il: Aprile 21, 2007, 23:44:07 » |
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E difatti si giura in tribunale, secondo una legge statale, mentre per la religione cristiana è peccato. Stato > scienza > religione, almeno in Italia, purtroppo.
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g_f
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« Risposta #79 il: Aprile 22, 2007, 00:01:57 » |
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per la scienza non hanno sensibilità nè pensieri Ma il bello è che qualunque scienziato ammetterà invece che è vita umana. La cosa dei pensieri poi è completamente scorretta, la placca neurale si forma al 16° giorno di vita. Tre mesi sono un limite del cazzo, senza maggior fondamento logico del permettere l'aborto dopo 16 giorni o due anni (quando il sistema nervoso è sviluppato per l'80%).
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Espeon91
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« Risposta #80 il: Aprile 25, 2007, 22:42:51 » |
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Ok, ora tocca a me, parte della popolazione soggetta al discorso (donna e futura madre), dire la mia su questo argomento che mi ha molto interessato.
L'aborto, a parer mio, può essere legale, ma solo in alcuni casi. Nessuno di voi ha considerato che la donna può essere costretta ad abortire per via della sua salute, che potrebbe essere danneggiata dal parto e messa in crisi, per arrivare anche alla morte (nel passato non erano rari, infatti, le morti da parto). Inoltre, l'abortire un futuro neonato per via di malformazioni fisiche mi sembra un atto d'amore, perchè la donna può soffrire del futuro del figlio, di come sarà deriso e umiliato dal resto del mondo, poiché, ahimè, questa società civile, negli anni prima della maturità, può essere molto bastarda e stronza. La madre può conoscere questo fatto e, per evitare di far soffrire il figlio psicologicamente, decide di abortire. Non mi parrebbe assolutamente un gesto di egoismo o paura, ma di amore e protezione verso il sangue del proprio sangue. Lo so perchè l'ho sperimentato io stessa, anche se in maniera molto minore a quella di un menomato, in quanto non lo sono. So quanto può far male essere derisi ed umiliati, senza potersi proteggere, lo so, so quanto possa tentare questa situazione un uomo a terminare la propria vita col suicidio, per cui l'atto di un genitore di abortire un figlio con malformazioni mi pare un gesto di puro affetto materno e di protezione verso il mondo esterno, dannoso a livello mentale per il nascituro.
Comunque, considerate che la madre, se abortisce un figlio per via di menomazioni o di pericoli per la salute, può cadere in depressione e soffrire moltissimo della cosa. Ma potrebbe soffrire meno abortendo che dopo, vedendo crescere un figlio che soffre per colpa degli altri e non può evitare la cosa.
Ricordate, in conclusione, che oltre all'embrione/feto, anche la madre è una vita umana, pensante e con un cervello sviluppato. Quindi considerate anche gli effetti dell'aborto sulla donna, sul suo pensiero, sulla sua psicologia, e non solo sui diritti dell'essere umano non ancora formato e autonomo qual è l'embrione/feto.
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Az
L'Esiliato.
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« Risposta #81 il: Aprile 26, 2007, 15:22:55 » |
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Lo so perchè l'ho sperimentato io stessa, anche se in maniera molto minore a quella di un menomato, in quanto non lo sono. So quanto può far male essere derisi ed umiliati, senza potersi proteggere, lo so, so quanto possa tentare questa situazione un uomo a terminare la propria vita col suicidio. Un piccolo OT che ritengo necessario. Avremo tanto di cui parlare riguardo quelle condizioni, ci sono passato anch'io. Per il resto non mi rimane che concordare in toto.
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IRDG
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« Risposta #82 il: Aprile 26, 2007, 16:02:25 » |
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Inoltre, l'abortire un futuro neonato per via di malformazioni fisiche mi sembra un atto d'amore, perchè la donna può soffrire del futuro del figlio, di come sarà deriso e umiliato dal resto del mondo, poiché, ahimè, questa società civile, negli anni prima della maturità, può essere molto bastarda e stronza. La madre può conoscere questo fatto e, per evitare di far soffrire il figlio psicologicamente, decide di abortire. Non mi parrebbe assolutamente un gesto di egoismo o paura, ma di amore e protezione verso il sangue del proprio sangue.
Sono dell'idea che l'amore di una madre non sta nel decidere la morte di ciò che ha in pancia, ma sostenere un figlio nei momenti di difficoltà. E quando la gente si renderà conto che il suicidio è inutile, perché la società non cambierà mai, forse si accorgerà anche che l'aborto è un'emerita cazzata. (Tutto rigorosamente imho. [cit.])Ora, evitando di cadere nel flame per scontro di idee, direi che le nostre opinioni le abbiamo dette, lascio aperto il topic solo se c'è qualcuno che ha da aggiungere qualcosa (come il caso aggiunto da Ánië della madre impossibilitata fisicamente al parto).
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PR3DAT
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« Risposta #83 il: Maggio 14, 2007, 20:00:08 » |
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Bah, mi sentivo di dover citare questa parte trovata su menphis. ..tu non mi conosci in quanto, quand’ero ancora nel tuo grembo, hai deciso che la mia vita venisse soppressa con l’aborto. Ma, rifiutato dagli uomini, sono stato raccolto dal Signore che ha detto: "Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se queste donne si dimenticassero, io invece non ti dimenticherò mai" (Is. 49,15). E Dio d’amore, in virtù dei meriti di Gesù Cristo e delle preghiere della Chiesa e di tutti i santi, mi ha portato nel Paradiso.
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Ecks
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evviva la patata
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« Risposta #84 il: Maggio 17, 2007, 00:12:29 » |
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Non vedo perchè una donna non debba non poter interrompere una gravidanza indesiderata. Ogni caso è diverso, ovviamente, ma chiunque deve essere libero di scegliere se portare avanti una gravidanza oppure no. Mi viene in mente un caso a me vicino: ad un'amica della mia professoressa di religione fu diagnosticato un cancro mentre era al primo mese di gravidanza. Avvisata dei rischi che correva il bambino a causa della malattia, decise ugualmente di portare avanti la gravidanza; oltretutto decise anche di non affrontare la chemioterapia, per non danneggiare il bambino. Al nono mese ha partorito un bambino sano come un pesce, e poco dopo ha lasciato questo mondo. Un enorme prova di amore e di coraggio, questa, a mio parere. Ma se la mamma avesse voluto curarsi invece di portare avanti la gravidanza, perchè non l'avrebbe potuto fare? Perchè il feto avrebbe sofferto durante l'aborto? Ovviamente, come ho detto prima, è solo un caso, tra i tanti che hanno a che fare con l'aborto. La mia idea in proposito è questa.
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Napoleno furbo
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« Risposta #85 il: Maggio 17, 2007, 10:11:56 » |
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ad un'amica della mia professoressa di religione fu diagnosticato un cancro mentre era al primo mese di gravidanza. Avvisata dei rischi che correva il bambino a causa della malattia, decise ugualmente di portare avanti la gravidanza; oltretutto decise anche di non affrontare la chemioterapia, per non danneggiare il bambino. Al nono mese ha partorito un bambino sano come un pesce, e poco dopo ha lasciato questo mondo. Un enorme prova di amore e di coraggio, questa, a mio parere. Ma se la mamma avesse voluto curarsi invece di portare avanti la gravidanza, perchè non l'avrebbe potuto fare? Perchè il feto avrebbe sofferto durante l'aborto? Ieri abbiamo parlato di un caso simile (se non proprio quello) col mio professore di religione (Se il cancro era all'utero e la donna in questione è stata beatificata dal Papa, il caso è quello). Ho cambiato la mia posizione. Sono contrario all'aborto in qualsiasi mese e per qualsiasi caso, tranne che quando la donna rischia la vita durante la gestazione/il parto.
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