Abry
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It's a Water Gun, but I call it HYDRO CANNON
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« il: Maggio 08, 2007, 14:54:43 » |
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Da Repubblica.it
"[...]Dopo aver ringraziato Woodcock per aver fornito i numeri di telefono degli artisti ospiti del concertone ("Oggi pm non significa mica pubblico ministero ma personal manager"), Rivera ha rincarato la dose. "Il Papa ha detto che non crede nell'evoluzionismo. Sono d'accordo, infatti la chiesa non si č mai evoluta", ha detto alla folla di giovani della piazza. "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato i funerali di Welby. Invece non č stato cosě per Pinochet, a Franco e per uno della banda della Magliana. E' giusto cosě - ha sottolineato Rivera - assieme a Gesů Cristo non c'erano due malati di Sla, ma c'erano due ladroni".
Raggiunto nel backstage subito dopo la sua esibizione, Rivera ha detto che gli erano giunte voci che qualcuno si era risentito per le sue dichiarazioni: "La messa č finita, andate in pace - č stato il commento - mi dispiace e non trovo giusto che qualcuno mandi i proiettili a Bagnasco, ma la Chiesa in cui mi riconosco č quella di san Francesco".
Da Rai News 24:
"I fischi di ieri rivolti dalla piazza di San Giovanni a Papa Benedetto XVI sono "vili attacchi". "Anche questo č terrorismo". L'Osservatore Romano condanna duramente "l'insulso comizio durante il concerto del primo maggio", in un editoriale. Anche questo č terrorismo - scrive il quotidiano d'Oltretevere -. Č terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. Č terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. Č vile e terroristico - stigmatizza ancora l'organo della Santa Sede - lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere [...] qualcuno li ha forzati - conclude l'Osservatore Romano - per aprire una guerra strisciante, una nuova stagione della tensione, dalla quale trae ispirazione chi cerca motivi per tornare ad impugnare le armi, per rivitalizzare organizzazioni che hanno perso su tutti i fronti, primo fra tutti quello della storia. Anacronismi. Come quella presenza sul palco a san Giovanni. Un residuato in mezzo a tanti giovani".
Il circo mediatico-politico-polemico ha detto (citazione da Repubblica.it):
"La polemica politica divampa subito in entrambi gli schieramenti. Il Guardasigilli, Clemente Mastella insorge perché le «cose dette sono di un’indecenza incredibile» ed esorta il Viminale a «rafforzare la protezione» per il Family day del 12 maggio», mentre il presidente dell’Udc, Rocco Buttiglione punta l’indice contro i «fomentatori d’odio verso la Chiesa». Il segretario dello Sdi, Enrico Boselli obietta che «evocare il terrorismo a sproposito apre la stagione della caccia alle streghe e della censura». Un confronto cosě acceso da far intervenire il premier Romano Prodi per invitare ad abbassare i toni: «Gli scriteriati ci sono sempre, ci sono sempre persone che usano linguaggi al di sopra delle righe. Chi ha piů buonsenso lo usi». Marco Follini, leader dell’Italia di Mezzo ammonisce: «Il concerto a San Giovanni mi sembra il percorso piů breve che conduce dai banchi della maggioranza a quelli dell’opposizione». Da una parte la Rosa nel pugno e la sinistra radicale (Rifondazione, Verdi, Comunisti italiani) difendono il monologo di Rivera, dall’altra la Cdl e i riformisti della maggioranza deplorano quanto accaduto alla kermesse. L’Udc, in particolare, denuncia «l’incitamento all’odio, ancora piů pericoloso mentre il presidente della Cei, Angelo Bagnasco č nel mirino dei terroristi»."
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