iViva la revolucion cubana!

premessa. 6 ore di fuso orario si fanno sentire.
probabilmente in questo topic typerò come una prostituta. abbiatene coscienza.

55 anni fa, il 26 luglio del 1953, Fidel Castro, con 119 compagni, assaltava la caserma Moncada alla periferia di santiago di Cuba.
Divisi in tre colonne, la prima, guidata dal fratello Raul, diede copertura all'attacco appostandosi sul tetto del vicino tribunale, mentre le altre due arrivavano da est e da sud.
l'attacco fallì quando l'autista, dell'Avana, sbagliò strada. 6 vennero uccisi sul momento, 67 vennero presi, torturati e uccisi nelle ore immediatamente successive, i rimanenti riuscirono a fuggire sui monti.
vennero presi 4 giorni dopo dall'esercito. castro e raul vennero incarcerati per due anni, batista non riuscì a ucciderli, entrambi godevano già di un enorme sostegno popolare.
venne concessa loro l'amnistia nel '55, fuggirono in messico e iniziarono a prepararsi per una nuova invasione.
reclutarono molti rivoluzionari cubani, oltre a Ernesto Che Guevara e a un italiano che, dopo aver partecipato alle guerre partigiane, si era trasferito in messico, diventando poi l'addestratore ufficiale dei ribelli.
imbarcatisi in 82 sulla nave granma, naufragarono 8 giorni dopo a cuba. furono sorpresi dalle truppe di batista 2 giorni dopo, morirono quasi tutti, si salvarono in 12 e si rifugiarono nelle montagne.
da lì, 2 anni dopo, discese fidel per annunciare, al balcone del municipio di santiago di cuba, la vittoria della rivoluzione e la fuga di batista.

oggi cuba è un paese ancora ancorato agli anni '50, con un'economia prevalentemente agricola, e un nascente sviluppo del turismo che sta lentamente facendo rinascere cuba dopo gli anni difficilissimi seguiti alla caduta dell'unione sovietica, che hanno fatto regredire la qualità della vita dei cubani a prima della rivoluzione.
tuttavia, in un paese dove la maggior parte si sposta ancora a cavallo, la rivoluzione, il nazionalismo, gli ideali socialisti di uguaglianza sociale sono più vivi che mai.
i cubani hanno una sanità e un'istruzione di livello europeo, la cultura si vede dappertutto, con centinaia di cinema, laboratori d'arte, ecc.
il socialismo cubano non li ha fatti diventare un paese sviluppato, del primo mondo, è riuscito comunque ad assicurare a tutti una dignitosa povertà e un benessere sociale sconosciuto in moltissimi altri paesi dell'america latina, dove la situazione politica è sempre instabile e la gente muore di fame.

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